Esiste una relazione tra dieta infiammatoria e rischio fratture? I ricercatori della Ohio State University se lo sono chiesto e sembra che una correlazione vi sia.
Lo studio
Il recentissimo studio Dietary Inflammatory Index, Bone Mineral Density, and Risk of Fracture in Postmenopausal Women: Results From the Women’s Health Initiative parte dai dati del Women’s Health Initiative e si basa sui questionari di più di 160 mila donne di eta media pari a 63 anni cercando eventuali correlazioni tra abitudini alimentari e numeri di fratture.
Cos’è l’indice DII e la dieta infiammatoria?
Il DII dall’inglese Dietary Inflammatory Index è un numero che descrive il potenziale di una dieta – non di un solo alimento – di sviluppare un’infiammazione sistemica nel nostro organismo rilevata attraverso esami del sangue che vanno a rilevare specifici marcatori.
Il DII è stato definito per la prima volta nel 2004 e da allora è stato revisionato fino alla versione attuale del 2014 aggiornato su basi più ampie di articoli ed aree geografiche.
In seguito diverse pubblicazioni hanno evidenziato correlazioni tra i punteggi dei cibi secondo il DII e altre patologie. A titolo di esempio si possono menzionare:
- problemi alle vie respiratorie;
- cancro al colon-retto;
- cancro alla prostata;
- cancro al seno.
L’AIRC riassume brevemente delle buone abitudini di vita tra cui quelle alimentari:
Per creare un ambiente antinfiammatorio, bisogna ridurre drasticamente il consumo di carne, specialmente di quella rossa (non più di una porzione a settimana), privilegiare le proteine di origine vegetale e il pesce, che contiene buone quantità di acidi grassi omega 3 che hanno azione antinfiammatoria.
In generale la dieta antinfiammatoria consiste in verdura, frutta, pesce e grano integrale.
Conclusioni
Un’abitudine alimentare “meno infiammatoria” è associata ad una minore perdita di massa ossea in donne in post-menopausa. Al contrario, una dieta “più infiammatoria” è associata ad un maggiore rischio frattura del femore in donne bianche di età inferiore ai 63 anni.