La nota 79 definisce i criteri di prescrivibilità a carico del Servizio Sanitario Nazionale dei farmaci, ovvero l’esenzione o rimborso per il cittadino, per il trattamento dell’osteoporosi. Nel gergo quotidiano quali terapie sono mutuabili e quali no. Questo non significa che il medico non possa prescrivere le pratiche oggetto del documento anche fuori dalle condizioni definite nella nota 79 ma, in tal caso, non sono rimborsabili.
Essa suddivide la prevenzione in due tipi:
- primaria, che previene l’insorgenza della malattia in soggetti sani;
- secondaria, che mira alla guarigione o evita l’aggravamento in soggetti già affetti.
In aggiunta classifica i farmaci secondo criteri di:
- benefici per i pazienti;
- gravità degli effetti collaterali;
- costo sociale.
Va ricordato, infatti, che non sempre il farmaco più efficacie è il più indicato da prescrivere in quanto potrebbero esserci forti effetti collaterali o controindicazioni e che potrebbe non essere necessaria tale terapia perché la condizione del soggetto non è grave.
Infine, quando è possibile ricorrere ad farmaci meno costosi, a parità di risorse economiche disponibili, lo stato può dare accesso alle terapie ad un numero maggiore di individui.
Chi sono i soggetti che possono usufruire dell’esenzione per la nota 79?
Prevenzione primaria
Donne in menopausa o uomini di età superiore ai 50 anni a rischio elevato di frattura per cause particolari.
Prevenzione secondaria
Soggetti con pregresse fratture osteoporotiche.
Prima di qualunque terapia
La nota 79 è chiara nel raccomandare alcuni stili di vita prima di intraprendere qualsivoglia percorso terapeutico:
- assumere un adeguato apporto di calcio e vitamina D3 ricorrendo anche ad integratori se necessario;
- esercizio fisico;
- sospensione del fumo;
- eliminazione di condizioni ambientali ed individuali favorenti i traumi (ciò evitare situazioni di pericolo togliendo, ad esempio, tappeti ed usando scorri mano o bastoni per la deambulazione).