Auto smog emesso dal tubo di scappamento in controluce

L’inquinamento ambientale potrebbe danneggiare anche le ossa

Da tempo è noto come lo stile di vita inteso come l’alimentazione, l’attività fisica, l’esposizione al sole ed il fumo possano danneggiare le nostre ossa. Quanto emerge ora, però, va ben oltre: l’inquinamento ambientale potrebbe essere un ulteriore nemico dell’apparato scheletrico.

A sostenerlo è lo studio Association of air particulate pollution with bone loss over time and bone fracture risk: analysis of data from two independent studies pubblicato su The Lancet – Planetary Health.

L’osteoporosi va, dunque, a sommarsi alle malattie per le quali l’inquinamento è già stato accertato come fattore di rischio:respiratorie, cardiovascolari, tumori e disturbi cognitivi.

Densità ossea ed ormone paratiroideo

Sembrerebbe che i ricoveri per frattura aumentino proporzionalmente all’inquinamento atmosferico mentre la densità ossea ed il livello di ormone paratiroideo nel sangue calino.

Le conclusioni sono arrivate dopo aver preso in considerazione più di 9 milioni di ricoveri dovuti a fratture da osteoporosi ed avere trovato una correlazione con la concentrazione nell’aria polveri PM2,5. A confermare l’osservazione vi è anche l’evidenza che i soggetti a basso reddito che vivono in zone inquinate presentano una minore densità ossea e concentrazione d’ormone paratiroideo.

 

Leggi anche...

Vitamina D e Covid-19, degenze più brevi e più “leggere”

Una meta-analisi pubblicata di recente sulla rivista Clinical Nutrition ESPEN non ha trovato associazioni statisticamente …