Aziani che praticano il nordic walking

Nordic Walking: un’arma contro l’osteoporosi

Che l’attività fisica faccia bene è noto e non serve fare sport estremi o impegnativi per poter raccoglierne i benefici.

Il Nordic Walking ne è un esempio. Senza particolari complicazioni la sua pratica può donare diversi benefici che, limitandosi al solo tema osteoporosi, sono:

  • mantenimento del peso corretto per non gravare sull’apparato osseo;
  • rafforzamento di ossa e muscoli;
  • esposizione al sole per la generazione di vitamina D;
  • miglioramento della coordinazione e dell’equilibrio utili a prevenire le cadute.

Il beneficio è proporzionale alla frequenza dell’attività, della sua durata e velocità.

Cos’è il Nordic Walking?

Citando l’Associazione Nordic Wellness Italiana

esistono diverse tecniche di camminata con i bastoni il Pole Walking, il trekking con bastoni, l’Exerstriding di T. Rutlin. La tecnica del nordic walking si distingue perché si basa sul cammino corretto e ne rispetta tutto il repertorio motorio. Ad esso si aggiunge l’utilizzo dei bastoncini alla maniera della tecnica dello sci di fondo.
La tecnica di base richiede che ad ogni passo il bastone a contatto con il terreno sia opposto al piede che tocca terra.
Il movimento corretto consta di due fasi:1. la fase di spinta (azione) indietro con il rilascio del bastoncino a mano aperta. la fase di recupero ( ritorno avanti ) con il bastoncino impugnato. L’apertura e chiusura delle mani, ha uno scopo molto preciso. Questo movimento continuo ed alternato determina nella parte superiore del corpo, una maggiore irrorazione sanguigna, una maggiore ossigenazione e quindi una rimozione delle scorie metaboliche.

L’equipaggiamento è importante

Oltre ai caratteristici bastoni sono necessarie  scarpe adatte a strade bianche che siano confortevoli, stabili e ben ammortizzate. L’abbigliamento deve essere comodo e consono all’ambiente in cui si cammina ma, considerando bene il tempo di permanenza all’aperto con relativo rischio d’ustione ed insetti o animali, deve essere tale da permettere l’esposizione della pelle al Sole.

Consigli

La tecnica è importante perciò è indicata la frequentazione di un corso. Se si è già a rischio osteoporosi particolare attenzione deve essere posta ai percorsi: facili per non rischiare cadute.

L’ideale sarebbe una pratica di almeno 30 minuti al giorno con almeno 10 di riscaldamento.

Per rimanere motivati si consiglia di annotare tempi e percorrenze.

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