Osso, ne parliamo tutti con estrema facilità dandolo per scontato ma sappiamo bene cos’è e come funziona? Sappiamo che l’osso non è pieno ma è fatto da una struttura porosa che gli conferisce il giusto mix tra elasticità e robustezza? Sappiamo che nel nostro corpo ci sono cellule col compito di distruggerlo ed altre col compito di ricostituirlo al fine di rinnovarlo durante la nostra vita?
L’osso cos’è e come funziona
L’ osso è un tessuto attivo, in costante cambiamento, il cui mantenimento è legato ad un equilibrio tra riassorbimento e formazione delle trabecole che lo costituiscono. In un adulto, la velocità di ricambio del tessuto osseo è di circa il 2-3% all’anno. La struttura dell’osso assomiglia a quella di un nido d’ape, in cui le lamelle si dispongono in modo tale da adeguare la sua resistenza alle sollecitazioni meccaniche cui è sottoposto in tutte le direzioni. La numerosità, l’orientamento nello spazio e lo spessore delle lamelle (e quindi la quantità di calcio in esse contenuto), determina la densità dell’osso e la sua resistenza. In particolare, la componente minerale (dal 50 al 70%, in gran parte cristalli di idrossiapatite) è principalmente responsabile della resistenza meccanica, mentre la matrice organica (dal 20 al 40%, prevalentemente proteine e collagene) ne garantisce la flessibilità e l’elasticità.
La resistenza dell’osso
Grazie alla sua particolare composizione e struttura, la resistenza e l’elasticità dell’osso sono maggiori di quanto uno possa pensare. È stato stimato che la forza tensile dell’osso è compresa tra i 700 e i 1.400 kg per cm2, mentre quella in compressione è tra i 1.400 e 2.100 kg per cm2.
Questi valori sono paragonabili a quelli dell’alluminio e del cosiddetto “acciaio dolce”, con la differenza che l’osso è molto più leggero ed anche molto più elastico di questi materiali.
Rinnovamento dell’osso e sue patologie
La principale funzione del rimodellamento osseo è quella di mantenere la resistenza meccanica, rimpiazzando le trabecole danneggiate con nuovo osso. Quanto il giusto equilibrio tra il lavoro delle cellule che distruggono, gli osteoclasti, e delle cellule che costruiscono, gli osteoblasti, viene alterato, possono insorgere delle patologie:
- La condizione di accentuato riassorbimento osseo viene così definita osteoporosi
- mentre in caso di eccessiva deposizione di osso, si parla di osteopetrosi.
La funzione dell’osso per il nostro organismo
Oltre ad essere la nostra “impalcatura” l’osso è il principale deposito di calcio e fosfato, il tessuto osseo contribuisce a mantenere in equilibrio la concentrazione di questi due minerali nei fluidi corporei dell’organismo. Vista la sua importanza, tre meccanismi molto fini di controllo ormonale sovrintendono all’equilibrio di questa funzione: il Paratormone, la Calcitonina e la vitamina D.