pedana vibrante

Pedana vibrante ed osteoporosi

Studi clinici randomizzati affrontano la questione dei benefici apportati dalla pedana vibrante nella prevenzione e nel trattamento dell’osteoporosi.

L’approccio classico all’osteoporosi

L’osteoporosi è una patologia caratterizzata dalla diminuzione della densità ossea e da un deterioramento della microarchitettura delle ossa. Al fine di trattare la patologia e di prevenire il rischio di fratture da fragilità, le attuali linee-guida raccomandano l’adozione di un regime alimentare appropriato, interventi farmacologici e la pratica di esercizio fisico. Tuttavia, queste misure non sempre si rivelano sufficienti e talora possono presentare effetti collaterali o essere controindicate.

La pedana vibrante e l’efficacia della terapia sulla massa ossea

Il ricorso alla pedana vibrante è stata prospettata quale terapia alternativa od addizionale e studi clinici randomizzati con durata superiore ai sei mesi hanno permesso di valutarne l’efficacia. I risultati suggeriscono la possibilità di ottenere significativi miglioramenti nei valori di densità ossea (BMD, Bone Mass Density) dell’ anca in donne in post-menopausa. I benefici hanno riguardato anche la BMD volumetrica a livello della tibia e della colonna vertebrale nei bambini e negli adolescenti. In considerazione del fatto che le pedane vibranti non hanno ancora ricevuto il nulla osta per finalità mediche da parte della Food and Drug Administration statunitense o dal Ministero della Salute italiano, il trial si propone di valutare la correlazione tra terapia e incremento della BMD.

Un trial clinico condotto per sei mesi su 28 donne in post-menopausa ha evidenziato che nel gruppo sottoposto -per tre volte a settimana e per cinque minuti a seduta- al trattamento con pedana vibrante l’incremento della BMD era pari al 2,032% a fronte di una riduzione del 0,046% riscontrato nell’altro gruppo. Pertanto, in una prospettiva di comparazione costi-benefici, lo studio ha dimostrato che la sollecitazione vibratoria ad alta frequenza e magnitudo apporta benefici ai valori della BMD lombare. Alla luce di queste evidenze, il trattamento oggetto del trial può essere qualificato come una terapia alternativa rispetto a quelle tradizionali indicate dalle linee guida. Da ultimo va evidenziato che non tutte le pedane vibranti sono uguali: solo le pedane a bassa intensità sono efficaci nella terapia contro l’osteoporosi mentre le pedane ad alta intensità sono destinate al mero esercizio sportivo.

La pedana vibrante è utile a dimagrire?

Talvolta si vedono pubblicità che promuovono la pedana vibrante come soluzione non faticosa agli inestetismi. Va sottolineato che non esiste alcuna dimostrazione scientifica della loro efficacia in tal senso.

Leggi anche...

Vitamina D e Covid-19, degenze più brevi e più “leggere”

Una meta-analisi pubblicata di recente sulla rivista Clinical Nutrition ESPEN non ha trovato associazioni statisticamente …