Radiografia di mani affette da artrite reumatoide

Esiste rischio di osteoporosi per chi soffre di artrite reumatoide?

L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria a decorso cronico, speso associata ad osteoporosi, che colpisce principalmente le articolazioni, ma che può coinvolgere anche altri apparati dell’organismo e generare sintomi a carico del sistema nervoso, dell’apparato cardiocircolatorio e di quello respiratorio.

Incidenza e cause

Secondo i dati forniti dalla società internazionale di reumatologia, l’artrite reumatoide affligge l’1% della popolazione ed ha una frequenza leggermente maggiore nelle donne in fascia d’età compresa tra i 25 e i 50 anni. La causa della malattia non è ancora stata individuata con precisione, ma si è osservata in reumatologia l’azione combinata di più fattori, di tipo genetico, infettivo, ormonale ed ambientale. Questi determinano un funzionamento anomalo del sistema immunitario che riconosce come estranee le cellule del proprio organismo producendo nei loro confronti autoanticorpi, come il fattore reumatoide, che scatenano il processo infiammatorio a carico del tessuto connettivo.

Patologie associate

Uno degli elementi aggravanti nel decorso cronico dell’artrite reumatoide è la concomitanza di altre patologie, prima fra tutte l’osteoporosi, che aumenta il rischio di fratture nei pazienti già debilitati dai processi infiammatori in corso a livello delle articolazioni. In questi casi l‘osteoporosi si può presentare in una forma localizzata a livello dei capi ossei colpiti dal processo infiammatorio oppure in forma diffusa. Nel primo caso si parla di osteoporosi iuxta-articolare, nel secondo di osteoporosi sistemica.

Sintomi e cura dell’artrite reumatoide

I sintomi dell’artrite reumatoide osservati più comunemente in reumatologia vanno dal dolore articolare alla rigidità a carico delle piccole articolazioni di mani, piedi e polsi. Si possono osservare dei rigonfiamenti simmetrici delle mani (articolazioni metacarpo-falangee) che possono corrispondere alla formazione di noduli sottocutanei. Molti pazienti lamentano sintomi di stanchezza, perdita di peso e disturbi vasomotori (cioè legati alla termoregolazione corporea come le vampate, le sudorazioni e brividi) prima della comparsa dei tipici dolori articolari. I sintomi sono avvertiti maggiormente al mattino e tendono ad affievolirsi spontaneamente nel corso della giornata. Il trattamento farmacologico adottato in reumatologia in questi casi mira all’eliminazione del dolore ed al contenimento del processo infiammatorio, per prevenire danni più seri a carico delle articolazioni. Ciò rende estremamente importante la diagnosi precoce.

Corticosteroidi

Particolare attenzione va posta per i corticosteroidi, come ad esempio il noto cortisone, utilizzati per diversi tipi d’infiammazione tra cui quella causata dall’artrite reumatoide. Essi possono essere un valido aiuto per un tempo limitato nelle fasi acute dei sintomi ma il loro uso non va protratto a lungo altrimenti possono aumentare il rischio di altre patologie come l’osteoporosi, il diabete, e l’ipertensione arteriosa.

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