abbronzatura

Il Sole giusto per le ossa

Il Sole è fondamentale per la produzione di vitamina D da parte del nostro corpo e prevenire l’osteoporosi ma troppa esposizione può essere pericolosa. Ecco alcuni consigli.

Da tempo è in atto una comunicazione corretta sui rischi dell’esposizione solare infatti vi sono diversi tipi di tumore alla pelle che hanno i raggi solari, UVA e UVB come fattori di rischio. Come tutte le cose, però, gli eccessi possono essere dannosi.

Il sole giusto durante l’inverno

L’intensità dei raggi solari è inferiore nel perido invernale ed un’appropriata esposizione deve affiancarsi all’assunzione della vitamina D dagli alimenti o dagli integratori. Per questo una passaggiata all’aperto di 20-30 minuti al giorno a cavallo dell’ora di pranzo è consigliata per tutti ma soprattutto per i soggetti a rischio osteoporosi.

Il sole giusto d’estate

Rispetto al periodo invernale, l’esposizione giornaliera consigliata è circa la metà, cioè 10-15 minuti senza protezionbe solare. Va detto che questi sono durate di massima che dipendono anche dal luogo dove vi trovate ma non fate mai più di 30 minuti senza creme protettive.

Esposizioni più lunghe vanno fatte con le creme di protezione solare e va assolutamente evitato di buciarsi. Un piano di abbronzatura graduale fin da inizio stagione è un’ottimo modo per procedere.

In generale:

  • Non vi addormentate mai sotto il sole;
  • Giornate nuvolose possono essere pericolose tanto quanto quelle serene;
  • Rinnovate frequentemente la protezione solare se entrae ed uscita dall’acqua o se siete in zone fresche e ventilate;
  • Quando rimanete molto a lungo sotto il sole indossate cappello, occhiali e indumentoi chiari;
  • Usate creme di protezione solare di qualità dal punto di vista protezione, non abbronzatura.

La vitamina D, poi, si conserva nel tessuto adiposo perciò l’esposione estiva può dare benefici anche d’inverno.

Esposizione in montagna

Ad altitudini elevate l’atmosfera che filtra i raggi UV è più sottile perciò questi ultimi sono più intensi: ogni 1.000 metri di altitudine i raggi solari aumentano d’intensità del 10-12 %.

Bambini

I bambini si stanno sviluppando e sono dunque più sensibili ai rischi dell’abiente rispetto agli adulti. Secondo l’Organizzazione mondiale di Sanità l’esposizione solare durante infanzia ed adolescenza sembrano predisporre a tumori di tipo melanoma e non-melanoma in età successiva quindi si raccomandano ancora maggiori precauzioni ed è buona norma rivolgersi al pediatra di riferimento.

Da ricordare sempre

In entrambi i casi va ricordato che

  • non è necessaria la luce solare diretta, basta quella ambientale;
  • se avete attualmente o avete sofferto di tumore alla pelle parlate sempre col vosto medico;
  • la vostra sensibilità alla radioazione solare dipende dal vostro fototipo;
  • evitate scottature;
  • i vetri filtrano i raggi solari al punto da renderli inefficaci alla produzione di vitamina D;
  • dosi di raggi solari brevi e ripetute nel tempo sono meglio di un’unica lunga assunzione (ad esempio 15 minuti al giorno sono meglio di un’ora ogni quattro giorni);
  • le lampade solari vanno sempre evitate.

Siti utili

Per sapere l’intensità dei raggi ultravioletti, UVA e UVB, responsabili della produzione della vitamina D ma anche dei tumori alla pelle esistono dei siti autorevoli:

L'Organizzazione Mondiale di Sanità ci aiuta con un'utile schema ad interpretare i dati.
L’Organizzazione Mondiale di Sanità ci aiuta con un’utile schema ad interpretare i dati.

 

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