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L’acido risedronico appartiene alla famiglia dei farmaci bifosfonati. Questi farmaci sono i più utilizzati per la prevenzione dell’osteoporosi in soggetti con pregresse fratture, per le donne in menopausa, per gli uomini  con età superiore ai 50 anni e per il trattamento dell’osteoporosi indotta da glucocorticoidi.

La nota 79 dell’AIFA indica il risedronato, altro nome dell’acido risedronico, come trattamento per la prevenzione in soggetti nelle seguenti condizioni:

 

> fratture pregresse vertebrali o del femore
>> con massimo due fratture osteoporotiche pregresse;
>> con più di una frattura e T-score minore o uguale a -4;
>> con più di una frattura e trattamento per un perido superiore ai 12 mesi con prednisone o equivalenti ≥ 5 mg/die;
> altre fratture
>> T-score minore o uguale a -3;
>donne in menopausa o uomini di età ≥ 50 anni a rischio elevato.

 

L’acido risedronico va assunto distante dai pasti e col solo uso d’acqua.

 

L’acido risedronico è utilizzato anche per il trattamento della malattia ossea di Paget.

Prevenzione primaria dell’osteoporosi secondo la nota 79

prescrizione medica

La prevenzione primaria, nel nostro caso, è quella che previene l’insorgenza della malattia in soggetti sani. Nell’ambito dell’osteoporosi la nota 79 definisce quali terapie sono erogate dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) ed i soggetti che ne hanno diritto. Chi è oggetto della prevenzione primaria? Nel caso della prevenzione primaria quelli ritenuti a …

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Osteoporosi: cure con bifosfonati in post menopausa

medicine

L’osteoporosi dovuta alla menopausa è la forma principale in termini numerici. Passeremo in rassegna l’opinione degli endocrinologi italiani su diversi tipi di medicine contro questo tipo di osteoporosi ma, indipendentemente dalla terapia farmacologica, è sempre consigliato includere vitamina D e calcio nel trattamento. Cominciamo coi bifosfonati. Bifosfonati Abbiamo già trattato …

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Farmaci anti osteoporosi

medicine

Esistono due grandi categorie di farmaci anti osteoporosi: quelli “antiriassorbitivi”, che cioè rallentano il riassorbimento osseo e quelli “anabolici”, che invece aumentano la velocità di formazione dell’osso. Entrambi si basano sul fatto che l’osso è un tessuto attivo, in costante cambiamento, il cui mantenimento è legato ad un equilibrio tra riassorbimento e …

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