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Vitamina D e livelli di testosterone negli uomini

Esiste una correlazione tra i livelli di testosterone e salute delle ossa? La vitamina D gioca un ruolo in questa relazione?

Vitamina D e testosterone

Mentre era noto da qualche tempo che l’ipogonadismo è associato a scarsi livelli di vitamina D, negli uomini non è mai stato verificato l’impatto del testosterone sui livelli di vitamina D. Un recente studio pubblicato sull’Asian Journal of Andrology se n’è occupato.

Pare vi sia un’evidenza che a maggiori livelli di Calcidiolo [25(OH)D] siano associati maggiori livelli di Testosterone Totale (TT) e Testosterone Libero (FT, dall’inglese Free Testosterone) negli uomini Coreani.

La misura del dosaggio di Calcidiolo nel sangue è il metodo più efficace e sensibile per valutare i livelli di vitamina D nell’organismo.

Tali risultati rimangono al netto delle influenze dell’età, dell’uso di alcool e fumo, malattie croniche ed esercizio fisico.

Anche lo studio Effect of Vitamin D Supplementation on Testosterone Levels in Men pubblicato nel 2010 e condotto da un team europeo conferma l’aumento, rispetto al gruppo di controllo trattato con placebo, dei livelli di:

  • totali di testosterone;
  • testosterone bioattivo;
  • testosterone libero.

Quali sono le differenze tra i diversi tipi di testosterone?

Il testosterone totale è quello che nel complesso abbiamo nel sangue ma non tutto è disponibile per essere utilizzato in quanto esso viene trasportato da due vettori che si chiamano albumina ed SHBG (Globuline leganti gli ormoni sessuali). Mentre la prima trasporta anche acqua, la seconda esclusivamente testosterone e si lega talmente tanto bene all’ormone che trasporta che non sempre lo rilascia.

Il testosterone libero, invece non è legato a nessuna molecola e quindi è quello più rapidamente disponibile.

Ne risulta che solo una parte del testosterone totale è disponibile all’organismo, cioè è biodisponibile ed il valore cala fisiologicamente negli anni in quanto, col passare dell’età, cala il testosterone prodotto dai testicoli ed aumenta l’SHBG.

La vitamina D è un’alternativa all’integrazione di testosterone?

L’aumento dell’aspettativa di vita, unitamente ad una maggiore tendenza all’ipogonadismo negli uomini rispetto al passato, richiede sempre più spesso il ricorso alla terapia sostitutiva del testosterone che però potrebbe avere effetti collaterali nel medio e lungo termine. Al contrario l’integrazione di vitamina D è sicuro ed economico e potrebbe essere un valido sostituto alle terapie attuali.

Perché è importante mantenere i livelli corretti di testosterone?

Focalizzandoci solamente sull’aspetto osseo, già da un’analisi del 2006 emerge che maggiori livelli di testosterone sono associati a densità ossea maggiore per l’apparato scheletrico ma vi sono risultati controversi per il collo del femore. Completando quindi il ragionamento, la vitamina D avrebbe un effetto benefico diretto sulle ossa ma anche attraverso il testosterone negli uomini che soffrono di ipogonadismo risultando così, ancora una volta, un’efficace alleata contro l’osteoporosi.

Va sottolineato che una terapia sostitutiva può essere indicata solo in soggetti con carenza di quest’ormone, e la cura deve sempre essere eseguita sotto stretto controllo medico.

 

 

 

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