osteoporosi

Osteoporosi: la dimensione del problema

L’osteoporosi e le fratture da fragilità ossea ad essa associate rappresentano un grosso problema di salute pubblica e lo saranno sempre più nel futuro a causa del progressivo invecchiamento della popolazione mondiale. Tuttavia, la mancanza di stime precise della prevalenza del problema nelle singole nazioni, rende difficile calcolare correttamente il suo futuro impatto reale.

Una delle stime più recenti

In una recente pubblicazione alcuni autori hanno cercato di colmare questa lacuna, andando a quantificare la dimensione del problema nelle principali nazioni industrializzate (USA, Canada, Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Spagna, Australia, e Giappone), attraverso l’utilizzo dei dati disponibili della letteratura e applicando la definizione di osteoporosi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, cioè la presenza di valori di T-score ≤−2.5 all’esame densitometrico.

Osteoporosi in Italia

Nel caso della popolazione italiana, la prevalenza stimata dell’osteoporosi nei soggetti di età superiore a 50 anni, facendo riferimento alla densità ossea a livello dell’anca risulta pari al 2% nei maschi (185.355 uomini stimati nel 2010) e del 12% nei soggetti di sesso femminile (1.605.075 donne stimate nel 2010). Se poi andiamo a considerare i valori di densitometria ossea sia a livello dell’anca, sia della colonna lombare, le percentuali salgono all’8 ed al 30%, rispettivamente, pari a 818.041 uomini e 3.957.596 donne.

Osteoporosi nel mondo

Nel 2010, a livello mondiale circa 49 milioni di individui abitanti nei maggiori paesi industrializzati rientravano nei criteri diagnostici per l’osteoporosi. Malgrado siano solamente delle stime, considerando il trend di invecchiamento della popolazione italiana e mondiale, i dati ci fanno riflettere sulle dimensioni ormai “epidemiche” del problema, suggerendo l’importanza di mettere in atto tutte le strategie possibili per la sua prevenzione.

Leggi anche...

Vitamina D e Covid-19, degenze più brevi e più “leggere”

Una meta-analisi pubblicata di recente sulla rivista Clinical Nutrition ESPEN non ha trovato associazioni statisticamente …