Caffè e tè

Caffè, tè e rischio di frattura

Il caffè e il tè sono due bevande a grandissima diffusione nella nostra e in molte altre culture. Per queste ragioni esse state sono spesso oggetto di studi scientifici che hanno suggerito possibili benefìci o danni legati al loro consumo regolare. Che impatto hanno sul rischio di fratture ed osteoporosi?

Attenzione alla caffeina!

In effetti, entrambe queste bevande sono le principali fonti alimentari di caffeina, che, quando assunta in elevate quantità, è stata associata alla presenza di una densità minerale ossea ridotta e ad una maggior perdita di calcio. D’altro canto, altre sostanze contenute nel tè, quali i polifenoli e le catechine, sembrano presentare effetti benefici sul metabolismo osseo, apparentemente inibendo l’azione degli osteoclasti (le cellule che inducono un riassorbimento dell’osso). Cosa si sa quindi ad oggi circa l’effetto dell’assunzione di queste bevande sulla salute delle nostre ossa?

A fare il punto della situazione ci viene in aiuto una recente meta-analisi (uno studio che analizza tutte le ricerche scientifiche eseguite su un tema fino a quel momento) condotta da ricercatori Cinesi della Shanghai Jiaotong University School of Medicine, pubblicata sulla rivista Osteoporosis International nel 2014. I risultati ottenuti non hanno riscontrato la presenza di una correlazione significativa tra consumo di caffè e rischio di frattura. Al contrario, suggeriscono che il consumo di 1-4 tazze di tè al giorno possa contribuire a ridurre il rischio di frattura di un valore compreso tra il 20 ed il 40% circa come anticipato negli articoli sul tè verdetè nero. Non è invece chiaro l’effetto legato ad un’assunzione di quantità superiori di tè.

Alla fine cosa bere? Caffè o tè?

Nel complesso, questi risultati non devono essere considerati definitivi, ed ulteriori future ricerche potranno contribuire a consolidare (o confutare) quanto ad oggi è stato osservato. Ad oggi, possiamo comunque concludere che, per le nostre ossa, il caffè non fa male se in dosi limitate, come peraltro già suggerito per cautela dal punto di vista cardiocircolatorio, mentre il tè può anche essere benefico.

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